In seguito alla morte di Cesare Mattei, il 3 Aprile 1896, gli eredi continuarono la produzione e distribuzione dei “Rimedi Mattei” fino al 1959 quando per vari motivi i laboratori furono costretti a chiudere. Per quanto attiene al Castello della Rocchetta, dopo vari tentativi di cederlo al Comune di Bologna o ad altri enti, conclusero le vendita con un commerciante locale, Primo Stefanelli. Quest’ultimo, dopo aver aggiunto particolari inesistenti in precedenza come prigioni o pozzo a rasoio lo gestì come attrazione turistica trasformando una delle costruzioni minori, già adibita a padiglione da caccia, in albergo con annesso ristorante, dal quale accedere al parco adiacente. Stefanelli morì nel 1989 e la Rocchetta fu chiusa perché non vi erano le condizioni di sicurezza necessarie per l’accesso da parte dei visitatori e fino al 2005 è rimasto nel più totale abbandono.
In seguito è stato acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che si è impegnata in complessi lavori di restauro, che hanno restituito al territorio appenninico e ai suoi visitatori l’ala sud-ovest del complesso: la torre dell’orologio, la torre quadrata, la torre tonda e la torre della lanterna con la grossa cupola moresca.
Nel 2005 la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna acquistò il castello e dopo un accurato studio progettuale ne iniziò il consolidamento ed un fedele restauro a tutt’oggi ancora incompleto.